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I gruppi di mutuo aiuto

La nostra vita è sempre attraversata da esperienze in gruppo che influenzano il nostro sviluppo e condizionano la formazione delle nostre idee, dei nostri pregiudizi, delle nostre abitudini. Un esempio significativo è l’azione familiare nel ciclo di vita, il ruolo della scuola, l’influenza del gruppo di amici e l’azione dei colleghi sul lavoro.
In breve il gruppo forma e sostiene dal punto di vista emotivo e cognitivo.
Alcuni gruppi sono più stabili nel tempo, come la famiglia, altri più temporanei. I gruppi possono avere dimensioni differenti: basta un minimo di tre persone per fare gruppo; essi possono essere piccoli, medi o grandi, fino alle folle delle manifestazioni.

I gruppi hanno finalità diverse: durante l’infanzia il gruppo dei pari è uno stimolo per la crescita ed offre sostegno. Durante l’adolescenza i gruppi di coetanei hanno funzioni conoscitive, di esplorazione, di conoscenza del proprio ruolo e delle proprie capacità.
Il disagio, la malattia, un evento particolarmente importante, ci può separare o ci può unire, ci può fare sentire fortemente soli, ci può dare occasione di condivisione di pensieri e di emozioni.
La funzione dei gruppi in aiuto si nutre della natura profondamente umana della ricerca del mutuo sostegno.
In questi gruppi ci si riunisce per condividere un’esperienza comune di cambiamento o di disagio stimolando il reciproco confronto senza il timore di essere giudicati.
Infatti, una delle regole principali dei gruppi in aiuto è quella della sospensione del giudizio e del pregiudizio e dell’accoglimento, al contrario, della molteplicità dei punti di vista possibili.
Tale sospensione, oltre ad incoraggiare la libertà d’espressione e a facilitare il superamento della vergogna, crea le condizioni per l’accettazione dell’altro e, di riflesso, per l’accettazione di se stessi.
I gruppi in aiuto costituiscono così una rete di supporto in cui il singolo può trovarsi contenuto ed al contempo incoraggiato a tirar fuori le proprie risorse sollecitando al contempo il compagno a migliorarsi.
Il gruppo così si evolve integrando le forze di tutti i partecipanti e rinforzando la fiducia di tutti i membri sul possibile cambiamento.
All’interno del gruppo, ogni persona, che inizialmente si percepisce spesso solo come bisognosa d’aiuto, può sperimentare d’essere persona in grado di dare aiuto: da soggetto passivo, quindi, diviene soggetto attivo, verso se stesso e verso gli altri.

La caratteristica fondamentale del gruppo d’auto-aiuto, è l’essere un contesto tra pari: ciascun membro è responsabile del proprio cambiamento e collabora al benessere dell’Altro.
I bisogni più intimi di ciascun essere umano, specialmente quando si sta attraverso un periodo di particolare disagio, sono quelli di essere visti, di essere riconosciuti, di essere confortati e di essere accolti.
Il gruppo di auto-aiuto agisce in questa direzione offrendo accoglienza, solidarietà, incoraggiamento, sostegno.

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